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XTERRA Romania: a Targu Mures i trionfi di Arthur Serrieres e Brigitta Poor


Targu Mures (Romania); dopo l’esperienza maturata lo scorso anno con il campionato europeo, a Targu Mures ci hanno preso gusto e hanno voluto riproporre un nuovo evento legato al Cross-Triathlon ma anche al Trail Running e al nuoto. Non una sola gara legata al circuito XTERRA Europe bensì appuntamenti agonistici nella fantastica cornice del Platou Cornesti, nella parte alta di Targu Mures, già dal venerdi mattina con un trail running di 25 km, un triathlon kids nel parco sportivo cittadino e un night swim. Il sabato invece è stata la volta della prima edizione dell’XTERRA Full distance e domenica invece lo sprint. 3 giorni di puro divertimento e agonismo, ma anche di tanto altro.

Targu Mures infatti, è una bellissima cittadina nel cuore della Transilvania, immersa nel verde delle colline che la circondano. Organizzata in maniera perfetta, pulita e piena di attrazioni provoca davvero stupore e ammirazione per il lavoro di innovazione e progresso fatto negli ultimi 30 anni.
Ma andiamo a vedere com’è andato l’evento clou del weekend.
Il percorso, come da protocollo si aggirava intorno ai 1500 metri di nuoto, 30 km di mtb e 10 di trail running. Partenza dal complesso sportivo Muresul pieno di attrattive acquatiche per famiglie, bambini e ragazzi. Prima zona cambio nei pressi dello stesso complesso per poi salire verso il Platoul Cornesti e dopo 3 giri nelle “foreste” circostanti, cambiare rimanendo nella parte alta per correre i 10 km di trail running per niente facili. Non è così normale girare in mtb fiancheggiando lo spazio riservato agli orsi dello zoo di Targu Mures. E’ sicuramente suggestivo anche se durante la corsa pochi si sono accorti di avere degli orsi a pochissimi metri, a scrutarli con sospetto. Un percorso nervoso, pieno di rilanci e saliscendi continui. Un percorso che mette davvero a dura prova le gambe e i polmoni. Salite ripide e brevi, discese impegnative e velocissime.

Non è stato facile per nessuno riuscire a gestire le forze durante la frazione di mtb tanto c’era da spingere per salire nei single track del bosco del Platoul. Quella di running invece, una frazione più regolare con due importanti discese e due altrettanto dure risalite intervallate da qualche saliscendi dolce che si lasciava correre con piacere.
La cronaca agonistica della giornata vede diversi pro rider venuti fino a Targu Mures per darsi battaglia. I francesi Serrieres, già vincitore di diversi XTERRA quest’anno, Il “veterano” del circuito Francoise Carloni, la pro Riou, affiancati da Brigitta Poor, terribile atleta ungherese, la russa Rogozina, la polacca Anna Tomica, insomma un parterre di tutto rispetto per la prima edizione romena.

Partenza, ed è subito battaglia. Se tra le donne Brigitta Poor fa subito capire che oggi ha intenzioni chiare sul da farsi, tra gli uomini è Ben Allen che dopo soli 14.35 si presenta primo in zona cambio, seguito dai due francesi Serrieres e Carloni che seguono il giovane tedesco Lehman e Pavel Andreev. E’ la mtb però che spariglia le carte. Forti della “collaborazione” del gruppo, i 4 si riportano presto su Allen e si forma un quartetto che però dura poco meno di mezzo giro. Carloni, forte di un ottimo stato di forma apre il gas per testare le gambe degli avversari e va: “Ero al comando con Allen e gli altri che avevano qualche metro di ritardo e ho dato (letteralmente) una sgasata per capire come stesse Allen ma anche me stesso. Ho visto che in fretta avevo preso metri di vantaggio e allora sono andato per la mia strada prendendo un bel vantaggio sul gruppetto a 3, formato da Serrieres, Andreev e Allen. Poi però alla fine della frazione sono arrivati i crampi e anche se ho perso poco mi hanno un po frenato”. Dietro però i tre viaggiavano forte ma compatti come ci dice Serrieres: “Ho visto partire Francoise (Carloni) ma non mi sono fatto ingolosire. Ho voluto gestire le mie forze sapendo che avrei potuto comunque recuperarlo nella frazione di corsa…”.
Nel gentil sesso invece Poor: “Sono partita prima e non ho quasi mai pensato a gestire la gara. Anche nella mtb, frazione che mi è piaciuta moltissimo ho spinto forte facendo il miglior tempo e accumulando vantaggio sulle altre. Non mi piace molto gestire, spingo sempre molto.” Lo abbiamo notato Brigitta. Nel mio secondo giro la vedo arrivare come un treno merci e comodamente la lascio passare. Il fiato però posso dire che era molto molto corto, a riprova del fatto che non stesse risparmiando granchè. Le previsioni di Arthur Serrieres erano giuste. Nella frazione di running è proprio lui a sbaragliare le fila. Carloni: “Sapevo, mi aspettavo che sarebbe arrivato ma non al quarto chilometro. Andava troppo forte, è passato e…ciao. Poi è arrivato anche Allen, abbiamo corso un po’ insieme poi ho provato a staccarlo nuovamente ed è andata bene. Molto, molto felice del secondo posto.” Serrieres brucia la frazione di trail in 44 minuti. Il migliore degli uomini dopo di lui è Lehmann che paga ben oltre i due minuti. Una freccia il francesino terribile.

Brigitta Poor intanto decide di mollare solo dopo lo striscione di arrivo correndo la frazione di trail in 53 minuti, neanche a dirlo primo tempo overall tra le donne. Il distacco di Riou si attesta dunque a circa 7 minuti. 9 invece quelli che paga Rogozina sulla francese.

A Targu Mures oltre al sottoscritto erano presenti altri italiani e uno di loro porta a casa un bellissimo terzo gradino del podio nella categoria 40-44 che fa sventolare la bandiera italiana nell’anfiteatro adibito alle premiazioni. Oreste Alegi è un veterano della disciplina, ma fino ad ora non era mai riuscito a salire sul podio di una tappa XTERRA. Complimenti a lui che quest’anno ha già corso 6 tappe del circuito XTERRA Europe. Per onore di cronaca nella stessa categoria porto a casa anche io un ottimo quinto posto che porta punti e soddisfazione.

Che dire dell’evento. Della cittadina ne abbiamo già parlato, la zona, la Transilvania è davvero tutta da scoprire e vedere. Una sorpresa dopo l’altra. L’organizzazione capitanata dai fratelli Klosz è stata davvero ottima. Percorsi segnalati e studiati bene, logistica gestita altrettanto bene anche se in due zone diverse, cosa che da sempre dei grattacapi maggiori. Per essere stata la prima edizione direi che ci siamo in pieno con tutto. Massaggi e crioterapia finali graditissimi e presi d’assalto. Se proprio dobbiamo trovare una piccola pecca che gli atleti valutano come molto importante è il ristoro finale. Non parliamo di quello dopo l’arrivo ma del “classico” pasta party finale. Non era previsto. Di certo non si valuta un evento da ciò ma può essere un qualcosa da migliorare.

Domenica ancora XTERRA, ancora nuoto, mtb e trail running. Stavolta toccherà a Cracovia, Polonia, ospitare il carosello XTERRA. L’accoglienza prevede un bel menu a base di 36/37 gradi il giorno gara. Sarà meglio che il c.o. organizzi delle riserve di acqua importanti, io sarò ancora li e forse, forse, comprerò un camelbak, si sa mai.

Le classifiche al seguente link: https://eng.evochip.hu/results/result.php?distance=o&category=none&timepoint=none&eventid=VasarhelyXTri18DAd&year=&lang=en&css=evochip.css&iframe=0&mobile=0&viewport=device-width

Di Emanuele Iannarilli

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.